venerdì 4 giugno 2010

Nigeria, morti 110 bambini minatori

Nigeria, morti 110 bambini minatori
Costretti a lavorare in una miniera d'oro, sono stati uccisi dalle esalazioni di piombo. Deceduti anche 53 adulti
Ecatombe da marzo ad oggi, autorità allarmate. Chiuse le attività illegali


(da Corriere.it)

MILANO - Alla loro età avrebbero dovuto passare le giornate giocando, come i coetanei di altre zone del mondo dove le condizioni di vita non rasentano la miseria. Invece erano costretti a scendere in una miniera allla ricerca di oro. E dallo scorso marzo sono almeno 110 quelli che hanno perso la vita. I bambini minatori rappresentano la parte più significativa delle 163 persone che dal marzo scorso sono morte in più villaggi della Nigeria per avvelenamento da piombo. Lo hanno riferito le autorità locali.

«ATTIVITA' ILLEGALI» - «Abbiamo riscontrato in totale 355 casi e 163 decessi», ha detto Henry Akpan, responsabile di epidemiologia al ministero nigeriano della salute. «erano impegnati nella ricerca di oro nelle miniere della zona dove però c'è anche un'alta concentrazione di piombo» ha aggiunto Akpan spiegando che molte delle vittime sono decedute dopo essere entrati in contatto con attrezzi, terra e acqua altamente contaminati. Le autorità hanno posto fine alle attività illegali nelle miniere della zona e hanno cominciato ad evacuare i residenti.

N.B.: Non credo ci sia bisogno di commentare, ma di riflettere...

giovedì 27 maggio 2010

Ma l'insulto al palazzetto è necessario?

Dopo un po' d'assenza dai palazzetti di basket, o per meglio dire da partite davvero importanti, complice l'assenza di una squadra in città che ambisse davvero a palcoscenici di rilievo (non me ne vogliano gli amici della FulgorLibertas ma chi è nell'ambiente sa bene di cosa parlo), ci sono tornato per le finali dei play-off di A Dilettanti e ho visto cose che sinceramente mi hanno fatto "male". Vedere bambini di sette-otto anni che dal parterre insultano arbitri e avversari incitati dai padri che, presi probabilmente dall'adrenalina scatenata dal tifo non si curano dell'esempio che danno alla propria prole, non è stato bello. Al di là del fatto che serva una lastra di plexiglas per dividere i giocatori in panchina dal pubblico (senza quella parete divisoria qualche scappellotto agli avversari potrebbe arrivare), che già di per sè è triste, osservare come degli imberbi giovinastri passino l'intera gara a lanciare improperi vari solo per imitare i genitori fa capire la deriva che scaturisce dagli sport di contatto. Difficile pensare a come poter in breve tempo frenare la violenza negli stadi (più deleteria di quella dei palazzetti della palalcanestro solo per il maggior numero di persone che partecipano agli eventi calcistici) se l'ignoranza viene allevata dalle cosiddette persone "perbene"....

N.B.: Meglio un po' di buona musica