martedì 30 settembre 2008

Rifiuti, un'emergenza che nasce dall'egoismo

(da Repubblica.it) - NAPOLI - Chiaiano ieri sera era di nuovo in strada. Assemblea popolare, all'ormai famosa rotonda "Titanic", il punto da cui parte la strada per la discarica. Nel frattempo in Irpinia i sindaci dell'area del Formicoso schieravano i loro Consigli comunali davanti al sito della prevista discarica in zona, per protestare contro la presa di possesso dell'area da parte dell'esercito. Non è un buon clima per Silvio Berlusconi, che sarà di nuovo domani a Napoli per fare il punto sulla emergenza rifiuti. A Chiaiano, dopo gli incidenti di sabato sera, ieri i comitati di lotta sono tornati in strada, bloccando il traffico. Era stato infatti considerato una provocazione il persistente diniego all'ingresso in discarica di una delegazione nella quale il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, voleva includere tecnici di sua fiducia.

Insomma ci si continua opporre alla discarica, che nessuno può definire inutile, perchè vicino a una serie di case che qualcuno autorizzò a costruire a suo tempo probabilmente (eufemismo) infrangendo regole e leggi. Per di più i sindaci che per anni non hanno fatto nulla sul fronte rifiuti ora vorrebbero controllare il lavoro dello Stato? Siate seri dimettetevi...


Intanto i tempi dell'impianto slittano. A fine giugno Guido Bertolaso aveva annunciato che i primi conferimenti di spazzatura nella discarica non si sarebbero avuti prima di novanta giorni, ovvero in questo periodo. Ora si parla di "non oltre due mesi da adesso" per il primo camion e "non oltre quattro mesi" perché l'impianto sia a regime.

E cosa vuoi che non si metta in sicurezza il sito e che i liquami dei rifiuti vadano a inquinare il terreno?

C'è anche un partito, l'Italia dei Valori, che ormai fiancheggia la protesta: un suo deputato Franco Barbato, è costantemente in piazza con i comitati, un documento del partito afferma che "il numero di discariche e termovalorizzatori previsto nel piano del governo appare totalmente sovradimensionato", Antonio Di Pietro continua a denunciare che l'emergenza rifiuti, fuori dal centro di Napoli, non è affatto terminata. Il tutto mentre il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, dopo aver ottenuto 60 milioni di opere nell'area, specie per il Parco dei Camaldoli, tenta di sdrammatizzare: "Le reazioni dei cittadini sono dovute a paure per qualcosa che non deve far paura".

Di Pietro prova a cavalcare qualsiasi protesta per prendere due voti ora che Veltroni gli ha tagliato i finanziamenti, ma su questo non si deve far politica, ma informazione e cercare di difendere la salute dell'Italia. Per quanto riguarda Rosa Russo Jervolino che dire.... basta ciò che è suscritto...

Intanto in Alta Irpinia si riaccendono gli animi, nell'area del Formicoso, per la prevista discarica da circa 2 milioni di tonnellate. Un impianto già oggetto di numerose proteste, fra cui una manifestazione-concerto ad agosto con Vinicio Capossela. Ieri mattina l'esercito si è presentato all'alba, ha preso possesso del sito e lo ha recintato con filo spinato per dare il via ai carotaggi sui suoli. I cittadini del Comune più vicino, Andretta, si sono recati davanti al sito, dove sono stati raggiunti da sindaci e esponenti di un'altra decina di Comuni della zona. "Perché questa accelerazione? - lamentava il sindaco di Andretta Angelantonio Caruso - Siamo stati presi in giro, continueremo a combattere". La lotta potrebbe assumere varie forme: già si parla di una lettera a Giorgio Napolitano e di una discesa dei sindaci a Napoli, domani, per presentarsi in catene a Berlusconi. E giovedì Provincia e Comuni hanno indetto uno sciopero generale.


Ma come? Perchè l'accelerazione? E che vuoi che, come sempre, in Italia si continuino a terminare le opere quando non servono più a nulla? Oppure preferivate che fosse la solita azienda camorristica ad aggiudicarsi l'appalto? Non ho parole.... la vostra merda dovete smaltivervela!!!!!!!!!!

lunedì 29 settembre 2008

A Ravenna vogliono tassare l'acqua piovana

(Dal Tgcom) - Ravenna, tassata anche la pioggia
I cittadini ricorrono al Ministero

A Ravenna anche la pioggia costa. L'ente pubblico della rete idrica (Ato) ha deciso di inserire nella bolletta una voce relativa alla gestione delle fognature delle acque bianche, ovvero quelle derivanti dalla raccolta dall'acqua piovana. Secondo l'Ato, in media ogni temporale incide per il 3% sulla tariffa dell'acqua potabile stabilita per ogni utente. Immediata la mobilitazione dei consumatori, che si sono rivolti al ministero dell'Ambiente.
Ma non è tutto qui. La delibera dell'ente, emessa a gennaio, prevede infatti anche il recupero dei costi per il 2005, il 2006 e il 2007. Grazie alla "tassa sulla pioggia", l'Ato risparmierà ogni anno più di un milione di euro e per gli anni passati ne recupererà oltre tre. Ma i cittadini non ci stanno. Contro l'inserimento dei costi piovani in bolletta si sono subito schierate le associazioni dei consumatori, che promettono battaglia. La lista civica comunale "Per Ravenna" si è rivolta al ministero dell'Ambiente, chiedendo al Comitato per la Vigilanza sull'uso delle risorse idriche un pronunciamento chiaro sulla nuova imposta.
Risposta che è subito arrivata dal presiendente del Comitato, Roberto Passino: la tassa sulla pioggia è illegale, perché l'attuale normativa esclude che i costi per lo smaltimento delle acque meteoriche possano essere imputati al servizio idrico. L'Ato ravennate, dunque, dovrà prenderne atto, ma sulla vicenda c'è anche un altro colpo di scena. L'assessore regionale dell'ambiente dell'Emilia Romagna, Livio Zanichelli, si è invece schierato a favore dell'imposta piovana. "I Costi per lo smaltimento delle acque meteoriche nel territorio dell'Emilia Romagna devono essere computati nella tariffa del servizio idrico integrato - ha spiegato Zanichelli a Repubblica -. La disamina della questione alla luce delle sole norme statali rappresenta un esercizio interpretativo inconcludente".
Della stessa opionione è anche l'assessore all'Ambiente del comune di Ravenna, Gianluca Dradi. "I costi della collettività se non si recuperano in bolletta, si pagano sulla fiscalità generale - ha precisato-. Questo metodo ci era sembrato più corretto, perché così, trattandosi di un calcolo di media in percentuale, è costretto a pagare di più chi consuma di più e cioè spesso fabbriche e grandi impianti. SUlla bolletta degli utenti il costo incide davvero poco". Il caso è aperto.


N.B.: Lascio a voi ogni commento, ma penso che davvero ci manchi solo vederci tassata l'aria... Ah, gustatevi questo bel cartone animato...http://it.youtube.com/watch?v=LCOk1PXHmnY

venerdì 26 settembre 2008

La scuola italiana è allo sbando e ve lo dimostro (2)

(da La Stampa.it) - Scuola, minacciare bocciatura è reato
Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione rilevando che «si tratta di una minaccia grave»

ROMA. Rischia di andare incontro a una condanna il professore che minaccia bocciature agli alunni. È quanto si evince da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato la condanna di un docente di un liceo scientifico che era finito sotto processo per minaccia aggravata nei confronti di una studentessa alla quale, secondo l’accusa, aveva detto che «non aveva più alcuna possibilità di essere promossa» dopo un’assemblea in cui la madre della ragazza aveva proposto che non fosse mantenuta la continuità didattica dell’insegnante nel successivo triennio.Per la Suprema Corte (sesta sezione penale, sentenza n.36700), «correttamente i giudici hanno ritenuto sussistente la minaccia grave», poichè «per una studentessa la ingiusta prospettazione di una bocciatura rappresenta una delle peggiori evenienze, tale da poter configurare l’aggravante». Non ha rilevanza, secondo gli ermellini, il rilievo proposto dall’imputato nel ricorso per cui il reato non sarebbe configurabile in quanto il «male minacciato», ossia la bocciatura, non dipendeva dalla sua volontà ma da un organismo collegiale (il collegio dei docenti).«L’impossibilità di realizzare il male minacciato - si legge nella sentenza - esclude il reato solo se si tratti di impossibilità assoluta, non quando la minaccia sia idonea ad ingenerare comunque un timore nel soggetto passivo». Nel caso in esame, giustamente, conclude la Cassazione, i giudici del merito «hanno riconosciuto che la minaccia di una ingiusta bocciatura rivolta dal professore fosse idonea ad ingenerare nella studentessa forti timori, incidendo la sua libertà morale».

N.B.: Poveri bambini, possono fare i bulli, riprendere le maestre e renderle ridicole o addirittura mettere in dubbio il loro posto di lavoro o la professionalità, ma non possono essere messi di fronte alla realtà dei fatti. Minaccia grave?!!? Mah, non voglio dare giudizi sull'operato dei giudici della Cassazione, ma a chi insegna vanno lasciati alcuni strumenti di stimolo che servono per aiutare lo studente a crescere. Certo minacciare la bocciatura è forse l'estremo tentativo di recuperare un alunno, ma se viene censurato per legge viene anche privato l'alunno stesso di un mezzo per aumentare il proprio impegno. Si difendono troppo i diritti in questa società, dimenticando i doveri dell'individuo, grande o piccolo che sia e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni....

La scuola italiana è allo sbando e ve lo dimostro

(Da La Stampa.it di Jacopo Iacoboni)
Lo sconcertante esito dei test d'accesso

BOLOGNA. Un po’ sbrigativamente, uno direbbe che somari. Ma bisogna capirli, poveretti, con l’Italia che si trovano.Se il ministro dell’Istruzione va a fare l’esame da avvocato in Calabria dove si passa di più, che sarà mai se un aspirante scienziato politico - ai test d’ammissione per «Scienze internazionali» all’università di Forlì - alla domanda «chi uccise Giacomo Matteotti?» risponde «le Br»? È appena accaduto, università di Bologna.La questione è stata sollevata, per la verità con comprensibile sofferenza, da Filippo Andreatta, il figlio di Beniamino, professore in quell’ateneo, che ha avuto la ventura di correggere i test d’ammissione alla scuola in Scienze internazionali della facoltà «Roberto Ruffilli» di Forlì. La platea, non composta da aspiranti veline o palleggiatori ma da gente che da grande (sono già grandi, per la verità) vorrebbe fare il diplomatico o il ricercatore, ha dipinto un indimenticabile ritratto dello spirito del tempo. Ha raccontato Andreatta: «Nessuno degli studenti intervistati aveva una conoscenza dettagliata dell’evoluzione politica della Repubblica, e la maggior parte non ne ha nemmeno un’idea generale». E ha fornito qualche piccola prova.Ne è nato uno stupidario che in queste ore molto sta facendo ridere - e preoccupare - Bologna, la città di questa storia tragicomica, politicamente superimpegnata, rossa ma anche cattolicissima, epicentro nel passato recente di eventi cardine della storia repubblicana, e in quello recentissimo culla del prodismo e del Mulino, l’ultima esperienza di centrosinistra vincitore vista in Italia. Italia illuminata, insomma, non le caverne della storia. I ragazzi di tutto questo non sembrano essersi accorti. Nessuno gliel’ha detto. Erano alla playstation. «Chi ha ucciso Giacomo Matteotti?». Risposta: «Le Br» (peraltro collocate cronologicamente nei primi Anni Sessanta). «Chi era Roberto Ruffilli?» (oltretutto la Facoltà dove si tenevano le prove è intitolata a senatore democristiano assassinato dalle Br nell’88). «Uno scienziato». «In quale contesto hanno lavorato insieme le figure di Massimo D’Antona e Marco Biagi?». Silenzio, buio, vuoto pneumatico. «Piazza Fontana» è stata scambiata per un luogo dove vedersi il prossimo fine settimana. I fratelli Rosselli ignorati, confusi chissà, con dei costruttori di scarpe. C’è chi, alla domanda «cos’è stato il Msi?», ha detto un’azienda di stato, risposta errata a meno che non si voglia ipotizzare una sottile interpretazione da parte del ragazzo revisionista. Ad altri erano sconosciuti «quali partiti si sono fusi nel Pdl, o nel Pd»; zero anche sulla crisi nel Caucaso, le tensioni in Pakistan (attribuite a Gheddafi che qualcosa c’entra sempre), le elezioni americane o il crac finanziario negli Stati Uniti. «Le risposte in quasi tutti i casi sono state deludenti», comunica Andreatta. Spesso risibili. La professoressa, sgomenta, ha tentato la difesa in extremis: con me avevano sempre studiato. L’assimilazione l’hanno fatta però davanti al Gabibbo.Questi universitari sono convinti che il Pci di Palmiro Togliatti sia stato il partito che ha governato l’Italia «per gran parte della storia repubblicana», tesi peraltro analoga a quella che compare nell’opuscolo «Italia Forza», spedito nelle case degli italiani per le ultime elezioni. Altri lo ritengono «uno dei cardini del pentapartito», riscrittura della storia innocente quindi più interessante di quella tentata oggi con Salò. L’unico modo per esorcizzarla è, forse, la sublime ironia di tempi andati. A Torino ancora raccontano una giornata memorabile per un’intera generazione, quando Gaetano Scardocchia, direttore della Stampa, accolse così, nel salone al piano terra del giornale, i giovani usciti dalle selezioni di una scuola di giornalismo: «Siete stati tutti bravissimi, molto preparati, complimenti. A parte uno che alla domanda sul Dalai Lama ha risposto “è un vulcano”». Ovviamente, gelo davanti al leggendario direttore; che per fortuna era divertito dall’accaduto, e la buttò a ridere. Tra parentesi, l’imputata, elegantemente, si autodenunciò.


N.B.: Lancio la proposta per la nuova Università: via tutte quelle mini-facoltà nate solo per raccogliere fondi e vetusti e inutili atenei come quello del Dams. Tasse d'iscrizione gratuite per chi sostiene almeno il 90% degli esami previsti nell'anno con votazione media superiore o uguale a 28. Per tutti gli altri tasse di almeno 10 mila euro all'anno così da evitare chi si iscrive per non andare a lavorare e chi riesce a sopravvivere facendone il meno possibile per poi ritrovarsi in mano una laurea che lo premia (in termini lavorativi) oltre i propri meriti, magari sopravanzando chi non avendone realmente le possibilità è stato costretto a rimboccarsi le maniche per vivere.

L’Ue è per la libertà dei blog

(Dal Tgcom) - Il Parlamento europeo ha respinto la proposta di regolamentazione legale dei blog, che aveva suscitato critiche per via delle possibili azioni legali nei confronti dei navigatori nel caso in cui ai blog fosse stato accordato uno status giuridico. Il rapporto approvato dagli eurodeputati riconosce che gli spazi dei blogger sono ”un contributo importante alla libertà di espressione”.
Il Parlamento ha emendato il rapporto della socialista estone Marianne Mikko che chiedeva di “chiarire lo status dei blog e dei siti con contenuti generati dall’utente, assimilandoli, a fini legali, a ogni altra forma di espressione pubblica”. Il rapporto approvato dagli eurodeputati riconosce che gli spazi dei blogger sono “un contributo importante alla libertà di espressione, sempre piu’ utilizzato tanto da professionisti dei media che da semplici navigatori”.
Al posto della definizione dello status legale, nel rapporto approvato (non vincolante per gli Stati membri), si legge che il Parlamento “incoraggia un dibattito su tutte le questioni legate allo status dei blog”. Rammarico della eurodeputata relatrice: “Mi dispiace - ha commentato Mikko - nessuno voleva regolamentare Internet, solo che le parole sono un’arma da maneggiare con prudenza e a volte è giusto sapere chi c’è dietro”.

N.B.: Sta bò.... anche questo volevano regolamentare... Intanto fustatevi questa song http://www.youtube.com/watch?v=nqjqMjDI0LI

martedì 23 settembre 2008

Alitalia: Veltroni a Berlusconi: «Da Governo iniziativa»

(da Repubblica.it)- Roma - «Signor Presidente, la vicenda Alitalia rischia di giungere rapidamente ad un esito tragico. Le scrivo per rinnovare l'impegno del Pd a concorrere alla ricerca di una difficilissima soluzione positiva e per chiederLe di assumere immediatamente un'iniziativa volta ad uscire dalla paralisi che si e' determinata dopo il ritiro dell'offerta di CAI». Inizia così la lettera che il segretario del Pd, Walter Veltroni, ha inviato oggi al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Noi del Pd abbiamo formulato un giudizio di durissima critica alle scelte da Lei operate», ma ora il Governo «può e deve superare questo stallo. Convochi dunque le parti, immediatamente, e determini un fatto nuovo: senza accettare nè veti nè soluzioni preconfezionate. Di fronte all'incombere del fallimento, il Governo non può dire di avere già fatto tutto quello che poteva, perchè non è vero. Signor Presidente, il tempo è pochissimo. Il Governo - conclude Veltroni - deve favorire con una sua iniziativa urgente il riposizionamento di tutti gli attori».

N.B.: A parte che ho sempre odiato i teatrini politici dove una cosa è sbagliata perchè la dice il mio avversario anche se è la cosa più giusta del Mondo, analizziamo la vicenda Alitalia. La compagnia di bandiera italiana è in crisi da diversi anni (non metto il numero esatto perchè qualcuno potrebbe offendersi), ma mai nessuno ha pensato a razionalizzare un'azienda dove spinte politiche, aiuti sindacali e sotterfugi vari hanno scavato anno dopo anno un deficit incredibile per volume. Ora siamo al punto di non ritorno. Dopo il tentativo lodevole di Prodi di vendere la "patata bollente" ai francesi, fatto naufragare dai soliti sindacati impegnati più a difendere le lobby che a pensare al bene di tutti i lavoratori, è toccato a Berlusconi provare a tappare la falla, magari facilitando qualche grande imprenditore nell'incremento del proprio patrimonio. In tutto questo, con piloti strapagati che si sono anche concessi il lusso di non scendere a miti consigli (ricordiamo che un pilota Alitalia, secondo le tabelle pubblicate da molti giornali, lavora molto meno di "driver" di compagnie non vicine al fallimento), arriva Veltroni che lindo come il bucato appena lavato sprona il Governo dicendo che non è stato fatto tutto. E' vero c'è una strada: fuori tutti, piloti, assistenti, personale di terra, ma soprattutto dirigenti politicizzati con stipendi d'oro. Cosa resta? Beh, le cose importanti: gli aerei e le rotte. Poi basta assumere tutto il personale che serve a costi più bassi (se vuoi lavorare ti accontenti e invece di 3.000 puoi incassare 1.800 euro e vivere ugualmente bene), ripensare alla copertura delle rotte interne (incassando quei soldi che gli aeroporti, e quindi dalle amministrazioni locali e quindi dallo Stato azionista di Alitalia, danno alle varie compagnie minori italiane ed estere) e razionalizzare gli stipendi di dirigenti spesso e volentieri inutili. Fattibile? Non lo so. Soluzione utopistica? Può darsi. Ma se destra e sinistra invece di battagliare solo a parole (perchè spero che nessuno creda ancora a due schieramenti contrapposti) lavorassero unite, forse questo Paese ricomincerebbe a camminare e l'alternanza servirebbe a qualcosa non solo ad assumere nuove segretarie ogni due-tre-quattro o cinque anni.

lunedì 22 settembre 2008

La Cei: "Preoccupa la povertà in Italia"


(Da Repubblica.it) ROMA - I vescovi sono preoccupati per la situazione di povertà che investe la società, soprattutto le famiglie. A farsi portavoce di questo sentimento è il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in apertura dei lavori del Consiglio permanente. Un discorso fitto di giudizi sull'operato del governo (positivi su fronti quali il federalismo e la scuola, scettici sugli interventi nel sociale) e anche di ricette, tutte in linea con quanto la Chiesa cattolica ripete da tempo sui temi più scottanti. La situazione economica. "La gente avverte sulla scena politica una certa voglia di fare - dice Bagnasco - ad esempio per colmare gli scarti infrastrutturali e per risolvere alcune delle grandi emergenze aperte, ma per ora non si attenua quella percezione di impoverimento di cui s'è detto in precedenti occasioni. Nessuno evidentemente può ignorare le condizioni poste da una sempre più complessa crisi internazionale e dai suoi caratteri per lo più inediti, dovuti a una globalizzazione sostanzialmente poco governata". In questo quadro la Conferenza episcopale italiana propone un sistema fiscale basato sul quoziente familiare che garantisca una maggiore equità fiscale. Bagnasco invoca quindi "misure organiche che diano un minimo di serenità, consentendo ai nuclei familiari di pianificare le loro prospettive di vita".


N.B.: Allora capiamoci: cara Chiesa di Roma che da tempo occupi gran parte del territorio italiano con le tue strutture e non paghi gli oneri che invece famiglie, liberi professionisti o imprenditori pagano, è inutile lagnarsi della povertà in Italia e continuare a girare con i cesti o le sacche per le offerte durante le funzioni religiose. Addirittura ci sono realtà (non ultima a Bocconi nella valle del Montone) dove la comunità organizza feste paesane e raccolte fondi per pagare i debiti, sottolineo debiti, della parrocchia (leggasi lavori infrastrutturali e bollette varie), mentre la Chiesa Cattolica resta una delle istituzioni più ricche che si siano al Mondo. Se davvero i vescovi sono preoccupati della povertà che c'è in Italia comincino a mandare 50 euro al mese a ogni famiglia, impieghino l'8 per mille stabilito per legge (viva lo stato laico) per sovvenzionare le famiglie. Basta con le uscite propagandistiche e con le lamentele, fate qualcosa per gli italiani oppure liberate le pagine dei giornali per cose più serie!!!

domenica 21 settembre 2008

La Fiorini è in finale Scudetto

Qualcuno, forse, non ci credeva più dopo le due sconfitte consecutive subìte sabato, ma la Fiorini Forlì, con la decisiva vittoria nella quinta partita di semifinale, è approdata alla finalissima per il tricolore. Le romagnole hanno sconfitto per 2-0 le favoritissime dell'Amga Legnano con una gara perfetta, mostrando quelle qualità pronosticate alla vigilia del campionato, ma finora mostrate solo a sprazzi. Ora nell'atto conclusivo del campionato di Softball femminile italiano la Fiorini se la dovrà vedere col Bollate (capace di tarpare le ali al San Marino) in una sfida dal pronostico obiettivamente molto difficile. Prime due partite sabato prossimo in Lombardia, poi le ultime tre nel fine settimana del 4-5 ottobre al "Buscherini" di Forlì con tutta la città che sarà chiamata a sostenere la propria squadra.


Per chi magari non c'era, per chi vuole ricordare un video che speriamo sia di buon augurio per la Fiorini: http://www.youtube.com/watch?v=iXXyj3TnLws

sabato 20 settembre 2008

Obesità e diabete, sotto accusa la plastica

Un componente di alcune materie plastiche, il bisfenolo A - usato perfino per i biberon -, è oggetto di aspro dibattito tra gli scienziati per i suoi presunti effetti nocivi


Siete obesi o diabetici? La colpa potrebbe essere di ciò che bevete. Anzi, di ciò che contiene quello che bevete. Da mesi, infatti, c’è un acceso dibattito attorno al bisfenolo A (BPA), uno dei componenti della materia plastica usata per bottigliette, confezioni per alimenti, lenti a contatto e perfino biberon. Il bisfenolo A è annoverato tra i cosiddetti "interferenti endocrini", le sostanze, cioè, che riescono a danneggiare le ghiandole e le cellule che regolano il normale funzionamento del corpo. In attesa di conoscere il responso di nuove ricerche che dovrebbero chiarire il grado di pericolosità del bisfenolo A, il governo degli Stati Uniti ha diffuso in settimana un comunicato per aiutare i consumatori a ridurre l’assunzione “indiretta” di BPA.“Per ora riteniamo che sia sicuro e quindi non raccomandiamo alcun cambiamento nelle proprie abitudini – ha spiegato Laura Tarantino, capo dell’ufficio per la sicurezza degli additivi alimentari della Food and Drug Administration (FDA) -. Ci sono comunque degli accorgimenti che le persone possono rispettare per ridurre la loro esposizione”.Per esempio, ha spiegato la Tarantino, i consumatori possono evitare i contenitori di plastica contrassegnati dal numero di riciclaggio “7” (vai all'immagine esempio) e soprattutto non riscaldar bevande e cibi al loro interno: il calore infatti aumenta il rilascio di tale sostanza, sospettata di essere nociva.Più del 90% degli americani presenta tracce di BPA nel proprio corpo, ma la FDA rassicura: il livello di esposizione sia troppo basso per causare rischi alla salute, anche nel caso di bambini e dei ragazzi. Ma non tutti concordano. Alcuni ricercatori sono convinti che il bisfenolo A sia in grado di danneggiare il corpo umano anche se assunto a piccole dosi.Due ricercatori dell'Università di Dartmouth hanno esaminato i campioni di urina di 1.455 persone, riscontrandovi tracce di BPA. Dei soggetti sperimentali, 136 soffrivano di diabete e 79 di disturbi cardiocircolatori, ben più di quanto ci si sarebbe potuti attendere sulla base di un andamento statistico normale.La questione è particolarmente spinosa e non sembra destinata a risolversi nell’immediato. L’industria chimica ha immediatamente preso le distanze dalla ricerca, sostenendo che i problemi di salute potrebbero non dipendere dall’assunzione di BPA. A confermarla vi sono invece alcuni studi condotti su animali, che hanno accusato problemi riproduttivi e ormonali. Secondo altre indagini, il bisfenolo A sarebbe addirittura responsabile di tumori alla prostata, alla mammella e al sistema riproduttivo.La FDA, che avrebbe il potere di bandire la sostanza dai contenitori alimentari, attende l’esito di nuove ricerche. La cautela è d’obbligo. Se i risultati fossero confermati, ci sarebbe una mezza rivoluzione dei consumi: il BPA è infatti presente da oltre un cinquantennio in una vasta gamma di prodotti di largo consumo, come elettrodomestici, equipaggiamento sportivo, cd, lenti a contatto e perfino biberon e bottigliette d’acqua.

N.B.: Non so come potremo tutelarci e se questa ricerca porterà a risultati preoccupanti, ma resta il fatto che ogni giorno che passa il profitto di pochi lede la libertà dei tanti e chi dovrebbe difendere i "piccoli" si "vende" ai "grandi" voltando le spalle da un'altra parte. Così non si può andare avanti...
In vena di tristezze eccovi un'altra chicca: pearl jam unplugged http://it.youtube.com/watch?v=Vi2x28FEwCo

giovedì 18 settembre 2008

Il test

Stai rientrando a casa, e' notte e piove a dirotto. Passi davanti alla fermata di un autobus e vedi tre persone che lo stanno aspettando.1. Un'anziana signora che sembra sul punto di morire.2. Un vecchio amico che una volta ti ha salvato la vita.3. La donna (o uomo) dei tuoi sogni, la tua anima gemella.Nella tua auto c'e' posto solo per una persona e tu non puoi tornare alla fermata dell'autobus una volta che te ne sei allontanato (non si sa perche' ma e' cosi'). A chi offri un passaggio? Pensaci bene prima di rispondere. Questo quesito e' stato usato da importanti societa' di selezione per decidere chi assumere. Non sparare una risposta a caso, ma pensaci... Potrebbe essere un quesito interessante...

a) Potresti dare un passaggio all'anziana signora e salvarle la vita
b) Potresti dare un passaggio al tuo vecchio amico e ricambiargli cosi' il favore
c) Ma d'altro canto potresti non ritrovare mai piu' la tua anima gemella.

PENSACI!

Il candidato che fu assunto (uno su 200) non ebbe nessun problema a risolvere il quesito. Disse: Darei le chiavi della macchina al mio amico e gli chiederei di portare l'anziana signora in ospedale. Io starei a fare compagnia alla mia anima gemella fino all'arrivo del bus! La morale della storia e' che guadagnamo molto di piu' se riusciamo a superare con la fantasia i nostri limiti e se riusciamo a guardare "oltre".

Nessuno pero' e' mai arrivato alla risposta vera e a quella piu' sensata: investire l'anziana signora per porre fine alle sue sofferenze, fare all'amore con la ragazza dei miei sogni sul cofano dell'auto e andarmene col migliore amico a bere birra fino a ubriacarmi !!!

Zidane dispiaciuto per la testata


(Dal Tgcom) - Si sa che nel mondo del calcio il senno del poi è sempre più gettonato del senno del prima. Regola che non fa una piega nemmeno per il campione di Francia Zinedine Zidane. Artista del pallone per Marsiglia, Juventus e Real Madrid, ma da tutti ricordato (almeno qui in Italia), per la testata a Marco Materazzi nella finale del Campionato del Mondo del 2006.
Testata per la quale il fantasista transalpino non si è mai sentito in dovere di chiedere “scusa”. Ora, forse, una parziale ammissione di colpa. “Ho sbagliato, mi pento”, queste le brevi parole rilasciate a Besma Lahouri, il giornalista che sta scrivendo il libro dei segreti “La faccia nascosta di Zidane”. Nel libro, che apre molti cassetti tenuti chiusi nella vita di Zidane, c’è la “confessione” ad Akbou, un cugino del fantasista che vive in Algeria.
E che, nel dicembre 2006, fece tutta la strada dalla Kabylia fino ad Algeri per parlare con Zizou di “quella testata, un gesto tipico di casa nostra”. Akbou, farmacista di 40 anni, disse a Zidane che aveva “fatto bene” a reagire alla provocazione dell’azzurro ma l’ex numero 10 replicò secco: “non dire mai più che ho fatto bene a dare quella testata a Materazzi. Non ho fatto bene e mi dispiace”.


N.B.: Un'unica piccola riflessione: ma vi sembra normale che questa news arrivi proprio mentre sta per uscire il libro sulla storia di questo giocatore? Del resto, se non ve ne siete mai accorti, succede spesso e volentieri che prima dell'uscita di qualche pubblicazione o di un film vengano alla luce delle ghiotte anticipazioni. Si chiama pubblicità "nascosta", a mio partere, e troppo spesso ci si cade senza farlo notare al lettore.


P.s.: giusto per sorridere e ricordare eccovi un'altra piccola chicca musicale... http://www.youtube.com/watch?v=neP-o1AXNB4

mercoledì 17 settembre 2008

"Sarà vero, dopo Miss Italia avere un Papa nero.... non mi par vero" (Pitura Freska)


(Da Repubblica.it) ROMA - Le tasse caleranno entro questa legislatura. Lo dice il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, durante l'audizione alla Camera sulla Finanziaria. Nel corso della quale esprime anche la sua preoccupazione per la crisi finanziaria internazionale: "Può aggravarsi, nel mondo e in Italia", dichiara. Giù le tasse. "In 120 giorni - sostiene il ministro - abbiamo detassato due cespiti fondamentali, la casa e il lavoro. Faremo la riduzione fiscale in funzione dell'economia e dell'andamento dei conti pubblici. Dovrà anche essere valutato il dividendo che si produrrà con l'introduzione de federalismo fiscale. E avverrà, come indicato dal programma, sull'arco di una legislatura che dura cinque anni".


Sarà vero? O come cantavano i Pitura Freska "sarà vero dopo Miss Italia avere un papa nero...". Insomma se davvero Tremonti ci farà questo regalo, senza sostituirlo con nuovi "cetrioli" e senza seguire le orme di Greenspan che già tanti guai ha fatto negli Stati Uniti, prima, e ora nel resto del Mondo, ben venga. Altrimenti non ci resta che agognare che qualcuno primo o poi si ricordi della prima regola dell'economia: "Se il consumatore finale non ha surplus l'economia è destinata a crollare".

P.s.: Tanto per ricordare e sorridere ecco il video dei Pitura Freska al Festival di Sanremo: http://www.youtube.com/watch?v=kC_cvtqh0KE

martedì 16 settembre 2008

Un capolavoro indimenticabile

Mentre l'autunno a grandi passi si sta impadronendo del territorio fino a pochi giorni fa occupato dalla bella e calda estate e mentre in ufficio la voglia di lavorare fatica a trovare spazio ostruita da quella di vivere allegramente quella vita che qualcuno tanti anni fa ci donò, ecco un capolavoro indimenticabile, disotterrato dal buon "Salciccia" che fra incisi e precisazioni ogni tanto estrae il classico coniglio dal cilindro, senza peraltro saperne nemmeno lui il perchè. Allora gustatevi questa chicca imperdibile: http://www.youtube.com/watch?v=RzawQm9W2SM

lunedì 15 settembre 2008

"Ma chi sono io per cambiare le tradizioni?!?!". Risposta: "Pensavo tu fossi il re"


Il titolo di questo post è tratto direttamente da una delle scene finali del film "Il principe cerca moglie" con Eddie Murphy e al di là della battuta è, a mio parere, molto più profonda di quanto non si voglia o possa pensare. In pratica tutti siamo spesso preda delle tradizioni, delle abitudini, delle consuetudini e fatichiamo a liberarcene, troviamo difficoltà a tagliare quella coltre di nebbia che offusca i nostri pensieri e ci porta a prendere il nostro posto ordinatamente nel gregge. Così è con la moda (per chi ci crede, ma sono tanti), per gli atteggiamenti e per lo sport. Quest'ultimo caso è emblematico: in Italia il calcio è lo sport numero uno per appassionati e il resto non esiste. A mio parere il gioco del pallone è sicuramente molto bello da praticare, interessante da seguire se si vuol far finta che non ci siano combine (a tutti i livelli) e che la serie A sia un campionato vero e non solo un teatrino di comparse nel quale tre o quattro squadre si giocano la stagione. Ma non per questo gli altri sport vanno considerati in tono minore. Non fatica e suda forse anche un giocatore di basket o volley? Un canottiere o uno schermidore che spesso e volentieri portano in alto il nome dell'Italia non meritano più spazio e maggior gloria di una squadra di calcio formata solo da stranieri o di un giocatore di pallone che prende uno stipendio mensile pari a quello di tutta la Zanussi? La passione resta la passione, questo è innegabile e per questo noi sosterremo sempre ogni squadra forlivese, sempre che se lo meriti....

(Nella foto la formazione 2008/2009 dell'Aics Combitras Forlì)

FORZA FIORINI, FACCI SOGNARE


Prima di andare a letto inauguro questo blog con un tema sportivo di rilevanza "media" per il grande pubblico, dire infinitesima pareva brutto, ma importante per chi non ha sempre il naso puntato verso terra: le semifinali Scudetto del campionato italiano di softball femminile. Beh, la Fiorini Forlì è avanti 2-0 nel conto delle gare contro le campionesse d'Italia e d'Europa in carica nonchè vincitrici quest'anno anche della Coppa Italia. Un bell'avvio che speriamo prleuda a un'altrettanto bella corsa verso il tricolore. Per ora non ci resta che dire "Forza ragazze, fateci sognare". (Nella foto Bosi, Michela Vitaliani viene eliminata a casa base nella gara contro il Mannheim in Coppa dei Campioni, palese l'interferenza del catcher non rilevata dall'arbitro)

LO SBARCO

Sarà giusto, sarà sbagliato, sarà l'ennesimo tentativo di entrare nella rete da protagonista. Beh, non ne ho idea, so solo che qui raccoglierò idee, lancerò perle di saggezza, semplicemente darò sfogo alla mia mente e a quel FIUME IN PIENA di pensieri, parole, opere e opinioni che affollano il mio mondo.